Hermès è innanzitutto una casa di sellai fondata nel 1837 da Thierry Hermès. Formatosi in Normandia, Thierry crea finimenti per cavalli allo stesso tempo robusti e confortevoli; vince una medaglia d’oro all’Esposizione universale del 1867, attirando rapidamente una clientela benestante – tra i suoi clienti si conta lo zar Nicola II. Nel 1878 (anno della morte di Thierry), la casa ottiene ancora una medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi e guadagna una fama mondiale, seducendo l’aristocrazia europea.
Col passare del tempo, i suoi eredi estendono il savoir-faire di Hermès alla selleria, alla pelletteria e alla valigeria al 24, rue du Faubourg-Saint-Honoré a Parigi.
Dalla sciarpa di seta alle cravatte di Cannes
Hermès non ha tardato a diversificare la sua offerta. Nel 1937, la maison lancia il primo carré di seta – la celebre sciarpa stampata – progettata da Robert Dumas, genero di Émile Hermès.
Nella stessa decade, Robert Dumas disegna anche il prototipo della futura borsa Kelly. Già nel 1949, un fatto insolito illustra lo spirito imprenditoriale di Hermès: clienti maschili a cui viene negato l’ingresso in un casinò di Cannes perché non indossavano la cravatta si presentano allora da Hermès per acquistarne una. Il direttore della boutique, Bobby Breward, suggerisce quindi di produrre cravatte, da cui nasce una linea di cravatte di seta che diventerà un accessorio emblematico del guardaroba maschile Hermès.
La borsa Kelly: dall’atelier ai flash dei paparazzi
Uno degli esempi più celebri di questa mitologia si trova nella borsa Kelly. Progettata originariamente negli anni ’30 da Robert Dumas (marito della figlia di Émile Hermès), questa borsa trapezoidale discreta fatica a farsi conoscere. Tutto cambia nel 1956 quando Grace Kelly, allora principessa di Monaco, usa questa borsa per nascondere il suo ventre di donna incinta all’obiettivo dei fotografi. Una sua foto che la ritrae con la borsa sul ventre fa la copertina delle riviste di tutto il mondo. Hermès ribattezza ufficialmente la Sac à dépêches in «Kelly», e la borsa diventa istantaneamente un simbolo di raffinatezza e status.
Grace Kelly con la sua borsa Hermès (anni 1950).
Anche oggi, i modelli più rari (coccodrillo Himalaya, tempestati di diamanti…) vengono venduti all’asta per centinaia di migliaia di euro.
La borsa Birkin: l’incontro improbabile in volo
L’altro mito culmina con la Birkin bag. Nel 1981 (e resa popolare nel 1984), l’attrice-musicista Jane Birkin è seduta accanto a Jean-Louis Dumas su un aereo Parigi-Londra. Quando Jane Birkin rovescia improvvisamente il contenuto della sua borsa di paglia nel corridoio, Jean-Louis Dumas inizia una conversazione sulla «borsa perfetta». Disegna allora ciò che diventerà la Birkin sul primo foglio che trova – un sacchetto per il vomito! Il modello viene lanciato nel 1984, in pelle morbida, spaziosa e finemente rifinita. La Birkin raggiunge molto rapidamente lo status di icona. Ogni esemplare è interamente realizzato a mano da un solo artigiano, in diverse decine di ore di lavoro, rendendo l’offerta molto limitata (si stima circa 200.000 Birkin in circolazione nel mondo). Le liste d’attesa si estendono per anni, e molte star (Victoria Beckham, Kim Kardashian, ecc.) accumulano centinaia di Birkin diverse.
Jane Birkin e Serge Gainsbourg (1968) – Jane Birkin ha ispirato la celebre «Birkin bag» di Hermès.
Altri tesori della maison
Oltre alla Kelly e alla Birkin, Hermès ha creato altri pezzi diventati leggendari grazie a storie altrettanto sorprendenti: per esempio, la borsa Constance (con la sua chiusura a «H») è stata disegnata nel 1959 da Catherine Chaillet. La leggenda vuole che abbia chiamato la borsa con il nome della propria figlia, nata Constance proprio il giorno del lancio.
Questa borsa è stata molto apprezzata da Jacqueline Kennedy e rimane molto ricercata dalle collezioniste. Hermès ha anche inventato gioielli e accessori ispirati al mare (il bracciale Chaîne d’ancre inventato da Dumas si dichiara direttamente ispirato agli ormeggi delle barche). Più recentemente, il marchio perpetua il mito con edizioni limitate, colori esclusivi e ordini su misura che mantengono la sua aura di estrema rarità.
Ogni aneddoto ha contribuito a costruire la leggenda Hermès: dal piccolo atelier di finimenti parigino ai reportage reali e di celebrità, queste storie autentiche (verificate da più fonti) sottolineano la cultura del dettaglio e dell’eccezionalità che caratterizza la maison. Hermès rimane così sinonimo di eleganza senza tempo, supportata da prodotti iconici diventati cult. Le borse Hermès, in particolare, incarnano questo doppio patrimonio – artigianale e glamour – che fa sognare gli appassionati di tutto il mondo.
Fonti: Biografia e cronologia ufficiale di Hermès, articoli di stampa e archivi (Condé Nast Traveler, Forbes).