Dal suo arrivo da Louis Vuitton nel 2013, Nicolas Ghesquière ha rivoluzionato l’estetica classica della maison lanciando una collezione di campagne fotografiche chiamata « Series ». Numerate da 1 a 8, queste pubblicazioni mescolano alta moda, arte contemporanea e fotografia di fama per trasformare ogni immagine in una opera d’arte. Scoprite queste otto serie che raccontano un’avventura visiva affascinante.
Series 1 (2014): tre visioni, un DNA
Fotografi: Annie Leibovitz, Juergen Teller, Bruce Weber
Ghesquière gioca la carta del trittico: tre icone della fotografia di moda immortalano la stessa collezione ciascuno a modo loro.
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Leibovitz: ritratti intimi sotto una luce moody.
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Teller: primi piani e grana grezza, atmosfera backstage.
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Weber: universo sportivo e libero, molto americano.
Impatto: mostrare la ricchezza di una stessa silhouette secondo lo sguardo dell’artista; un'immersione nel processo creativo.
Series 2 (2015): il Monogram rivisitato
Fotografi: Juergen Teller, Bruce Weber
Al centro di questa campagna: la reinvenzione della iconica borsa Monogram. Tra collage digitali e mise en scène barocche, l'immagine LV diventa un'installazione visiva. Clip video immersive completano la serie durante i pop-up a Los Angeles e Milano.
Aneddoto: un «flagship effimero» a Roma ha riprodotto a grandezza naturale lo scenario della campagna.
Series 3 (2015): ritratto del creatore
Formato: mini-film e foto
Per la prima volta, LV abbandona la semplice immagine e propone cortometraggi documentari sullo studio di creazione. Si segue la nascita dei prototipi, dal disegno alla tela, con Alicia Vikander come protagonista principale.
Atmosfera: futuristica e pulita, bianco immacolato, controcampi architettonici.
Series 4 (2016): il videogioco entra in scena
Musa: Lightning (Final Fantasy)
Louis Vuitton coinvolge l'universo geek facendo posare Lightning, eroina del videogioco Final Fantasy. In programma: scenari 3D, effetti speciali, costumi couture. Un ponte inedito tra gaming e alta moda.
Perché è importante: la prima grande campagna di lusso a invitare ufficialmente un avatar virtuale.
Series 5 (2017): fuga all'americana
Fotografo: Bruce Weber
Direzione la costa Est degli Stati Uniti: scenari di treni vintage, motel decadenti, grandi spazi. Selena Gomez e altre muse posano in look rétro-chic, alternando cappotti in tweed e abiti fluidi.
Mood: road‑trip romantico, nostalgia anni '70 e ode al viaggio.
Series 6 (2017): eleganza parigina
Fotografo: Bruce Weber
Di ritorno a Parigi per una campagna ispirata ai quadri impressionisti: giardini fioriti, tonalità pastello e abiti leggeri. Muse in perfetta sintonia con il romanticismo classico del guardaroba Ghesquière.
Dettaglio: un servizio fotografico segreto in un hôtel particulier, reso confidenziale per accentuare il mistero.
Series 7 (2018): purezza e geometria
Fotografi: Juergen Teller, Patrick Demarchelier
Tonalità minimalista: sfondi bianchi, silhouette grafiche, tagli dritti. L'accento è posto sui dettagli tecnici e sui materiali innovativi.
Obiettivo: valorizzare il prodotto «nudo», senza artifici, in un contesto quasi museale.
Series 8 (2019): modernità architettonica
Fotografo: Bruce Weber | Luogo: Miami, Florida
Per la sua Series 8 primavera-estate 2018, Nicolas Ghesquière organizza un vero festival di star e creativi sotto il sole di Miami. Bruce Weber immortala:
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Le attrici: Ruth Negga, Léa Seydoux, Laura Harrier
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I creativi: Xavier Dolan, Justin Theroux
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Le top: Sora Choi, Freja Beha Erichsen, Janaye Furman, Signe Veiteberg, Natalie Westling
In un'atmosfera al contempo aristocratica e street, si incontrano redingote ricamate con maniche a sbuffo e gilet di ispirazione marchese, mixati a shorts casual e sneakers Vuitton. L'obiettivo? Mostrare che, da Louis Vuitton, «lo stile non ha più età»: l'alta moda diventa leggera, ludica e decisamente contemporanea, pur mantenendo l'eleganza iconica della maison.
✨ Lo sguardo delle Folies d’Eugénie
Da Les Folies d’Eugénie, siamo affascinati da queste campagne-gallerie: reinventano l'oggetto moda come opera a sé stante. Ognuna di queste Series sottolinea che una borsa o un vestito è il frutto di un dialogo tra creatore, fotografo e arte contemporanea.
In conto vendita, cerchiamo questi pezzi: incarnano il lusso sostenibile, la storia e la creatività, affinché le nostre clienti indossino un vero pezzo d'arte.
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